Lampedusa con la pioggia: cosa fare se piove?

Cosa fare a Lampedusa con la pioggia? Non disperare! Scoprirai in questo articolo le attività da fare al mare se piove e trasformare una brutta giornata in un giorno da ricordare!

Le giornate a Lampedusa sono per lo più soleggiate, le precipitazioni infatti sono molto scarse. Può capitare però, che durante le vacanze capiti un giorno di pioggia. Non disperare, non farti rovinare la giornata! In questo articolo abbiamo pensato anche a questo. Parleremo infatti di cosa fare a Lampedusa con la pioggia. Scoprirai con noi come trasformare un giorno di pioggia in un giorno indimenticabile, da ricordare. Le attività infatti sono molteplici e mai noiose

Sei curioso di conoscere cosa ti aspetta? Partiamo subito.

  1. Visitare il Centro Recupero Tartarughe marine di Lampedusa

La prima cosa che ti suggeriamo di fare a Lampedusa se piove è visitare il Centro Recupero Tartarughe Marine. Se sei amante della natura e degli animali è una tappa obbligatoria. Qui i volontari si prendono cura di tartarughe ferite o in fin di vita. Questi animali sono a rischio di estinzione e devono essere difesi e protetti.

Sarà un’esperienza entusiasmante e contatto con la natura, che non potrai dimenticare! Ti raccontiamo tutto sul Centro Recupero Tartarughe marine in un articolo dedicato.

  1. Visitare l’Archivio Storico, la memoria dell’isola

Se sei curioso di conoscere qualcosa di più sull’affascinante storia di Lampedusa, i suoi usi e costumi, nonché le sue tradizioni, devi assolutamente visitare l’Archivio Storico dell’isola, alla fine di Via Roma. Un’associazione culturale no-profit, fondata dal Sig. Antonino Taranto nel 2013, che da tempo si impegna a valorizzare il patrimonio storico, archeologico e culturale dell’isola.

È possibile ammirare una mostra di fotografie che documentano anni di storia dell’isola: dagli inizi del ‘900 ad oggi. In estate si può assistere anche alla proiezione di documentari e video turistici.

L’Archivio si sta ampliando sempre di più grazie all’apprezzamento dei lampedusani. È diventato un punto di riferimento per studenti, ricercatori stranieri e docenti di università internazionali interessati a conoscere questo meraviglioso territorio.

  1. Santuario della Madonna di Porto Salvo

Il Santuario della Madonna di Porto Salvo è un piccolo santuario vicino a Cala Madonna, sulla strada di Contrada Ponente, circondato da uno splendido giardino colorato. Il Santuario bianco e azzurro risale al 1202, al tempo delle crociate. È uno dei luoghi più sacri per i lampedusani. Un tempo infatti accoglieva sia la chiesa cattolica che una moschea maomettana.

Si tratta di un luogo ricco di fascino, che custodisce leggende, tradizioni e storie davvero affascinanti. La leggenda narra infatti che durante la Seconda Guerra Mondiale, la chiesa venne bombardata ma la statua della Madonna rimase indenne e si salvò. I lampedusani ricostruirono il Santuario e il 22 settembre di ogni anno, si celebra ancora oggi la festa in onore della Madonna di Porto Salvo. Festa per tutta l’isola! Durante la giornata, si tiene una processione in cui la Sacra Effige, di ben 150 kg di peso, viene portata a spalla dai fedeli per le vie del centro.

  1. MARP: Museo Archeologico delle Pelagie

Per continuare la tua piccola pausa culturale, il Museo Archeologico delle Pelagie è il luogo ideale. È stato inaugurato il 3 Giugno del 2016 dal Presidente delle Repubblica, Sergio Mattarella. Siamo sempre in Via Roma, cuore pulsante dell’isola.

Al suo interno sono stata ospitate diverse opere importanti come l’Amorino Dormiente di Caravaggio, proveniente dalla Galleria degli Uffizi, l’antica testa di Ade originaria del periodo della Magna Grecia o Viso di Donna, una preziosa maschera punica del Museo del Bardo di Tunisi.

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  1. Girovagare per il centro di Lampedusa

Se non ti lasci certo intimidire da un paio di gocce e qualche nuvola, ti consigliamo di visitare il centro dell’isola. Il corso principale è Via Roma, fulcro di tutta la vita culturale e sociale dell’isola. È perfetta per curiosare tra i negozi di prodotti tipici locali e scegliere un ricordo dell’isola da portare via con te.

In una traversa di Via Roma, in Piazza Brignone non perderti la Fontana Cascella. Una scultura interamente rivestita di marmo bianco. Si tratta di un omaggio, realizzato nel 1991, dello scultore abruzzese Andrea Cascella all’isola di Lampedusa, da lui tanto amata.

In Piazza Garibaldi invece, ritroviamo un’altra chiesa importante per l’isola, la Parrocchia San Geraldo. È un edificio dall’architettura semplice e moderna, punto di ritrovo religioso importante per l’isola.

E se non sai cosa fare la sera a Lampedusa, Via Roma, parzialmente pedonale, è anche il luogo perfetto dove trascorrere la serata. Troverai tantissimi bar e ristoranti che si affacciano sulla strada. Il nostro Hotel Vega di Lampedusa è proprio su Via Roma, una posizione strategica per pernottare sull’isola e visitarla con estrema facilità.

  1. Dedicarsi all’enogastronomia

Infine, un articolo a parte merita la cultura enogastronomica di Lampedusa. La cucina tradizionale è infatti un aspetto che rende ancora più affascinante ed attrattiva l’isola. Una cucina che unisce i profumi e la tradizione siciliana del Mediterraneo con una forte influenza araba e nordafricana. Quest’isola di confine propone un mix davvero unico di sapori, tutto da scoprire. Genuinità e semplicità degli ingredienti, sono gli elementi che la caratterizzano e che regalano emozioni culinarie uniche.

Tra i prodotti locali, le principali specialità gastronomiche sono a base di pesce appena pescato e frutti di mare. Sono imperdibili il cous cous di pesce e verdure che rimanda alla tradizione africana, la pasta con sarde e finocchietto, il dentice o la cernia alla lampedusana (con capperi locali e pomodoro). Le zuppe richiamano la cultura contadina dell’isola. Ottimi sono i dolci, cannoli, cassata, le tradizionali granite ed il gelato.

Ti è venuta l’acquolina in bocca?

Allora vieni subito a trovarci al Ristorante Sirio, uno dei più famosi e rinomati di tutta l’isola. Propone un’autentica esperienza culinaria ricca di emozioni, per riscoprire i sapori della cucina mediterranea e della tradizione marinaresca isolana.

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